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Glossario startupparo

Il mondo del business e dell’innovazione è pieno di parole difficili, sappiamo che sei bravo, ma se ti fosse sfuggito qualcosa, cerca nel glossario.

Qui trovi

I termini più utilizzati nel settore dell'innovazione, spiegati facile.

A

Acceleratore

Confondi sempre i concetti di acceleratore e incubatore e non sai come fare? Tranquillo, è molto semplice, basta pensare che per accelerare qualcosa, deve già esistere e aver già fatto un percorso di incubazione, spesso gli incubatori sono anche acceleratori ma non sempre.

L’acceleratore supporta una startup già esistente e il suo obiettivo principale consiste nel farle raggiungere in poco tempo alti volumi di affari. Insomma, rende una startup un’impresa sostenibile a tutti gli effetti, in grado di avere una adeguata dimensione di fatturato e di penetrazione di mercato.

Acquisition

Quando a una società più grande piace la tua startup potrebbe proporti di acquisirla. Questo processo può avvenire in maniera amichevole, friendly takeover, in lingua potabile, scalata amichevole, ovvero con il benestare di entrambe le parti coinvolte, oppure in una maniera un po’ meno diplomatica, detta hostile takeover.

Acqui-hire

Quando ad una società più grande piace tantissimo la tua startup e quello che c’è dentro, potrebbe proporre un’azione di acqui-hire, ovvero acquistarla mantenendo intatta la formazione di talenti che ci lavorano.

B

Brevetto

Come potrai immaginare l’innovazione va tutelata. Per questo ci sono degli organi preposti che ti consentono di ottenere un brevetto, in modo che la tecnologia innovativa che hai creato sia riconosciuta come tua e darti la possibilità di produrla e commercializzarla in esclusiva. Così potrai difendere la tua opera sul mercato e fare in modo che non ti pezzottino.

Bootstrapping

Quando credi talmente tanto nella tua startup che ci investi, oltre al tuo cuore e alla tua anima anche i tuoi risparmi, senza chiedere l’aiuto di investitori esterni.

Business angel

Se nel mondo del business nessuno fa niente per niente, qualche volta, una persona influente con disponibilità finanziaria, può innamorarsi a tal punto della tua idea e del tuo talento da investire materialmente su di loro tramite un finanziamento iniziale. Detti anche, investitori informali, i business angel, di solito basano il loro investimento su risorse personali. Per garantire una maggior probabilità di successo, il tuo business angel, probabilmente, contribuirà con la sua presenza alla crescita della startup, condividendo oltre alla sua esperienza anche conoscenze e contatti, in cambio di partecipazioni. Con un business angel la tua startup spiccherà il volo, e non avrà più bisogno delle sue ali.

Business Innovation Center (BIC)

Nel 1984 (sì come il libro di Orwell) è stato fondato un organismo comunitario europeo, il BIC, promosso dalla Direzione Generale delle Politiche regionali della Commissione Europea, che ancora oggi supporta la creazione di imprese innovative.

Business model

Il modello di business è l’insieme degli assetti organizzative e delle decisioni strategiche che ti permetteranno di creare valore e ottenere un vantaggio competitivo. Comprende la tua value proposition, l’identificazione dei segmenti di mercato di riferimento, i canali che userai per raggiungere i clienti e le relazioni con essi, le risorse chiave, quali saranno i fornitori, i costi, i partner, i processi di produzione, le strategie di penetrazione sul mercato, le attività per rendere effettivo il tuo business model e come distribuirai il valore acquisito.

Il business model di una startup dovrebbe essere “scalabile”, ovvero, essere capace di espandersi senza incontrare limiti (ad esempio, basato su risorse poco reperibili) e replicabile, ovvero, poter essere riprodotto in termini di qualità e durata nel tempo.

Business model canvas

Hai definito i punti chiave del tuo business model, è ora di metterlo su tela.

Ideato da Osterwalder e Pigneur, il Business Model Canvas è la rappresentazione visiva del business model, uno schema grafico che permette di condividere e semplificare concetti complessi. Di compone di 9 blocchi con al centro la value proposition:

  • Customer Segments o Segmenti di Clientela;
  • Value Proposition, ovvero il valore dei prodotti o servizi offerto per ogni segmento;
  • Channels, ossia i canali attraverso i quali raggiungere il cliente;
  • Customer Relationships, le relazioni che si instaurano con il cliente;
  • Revenue Streams, i ricavi generati;
  • Key Resources, le risorse chiave dell’azienda;
  • Key Activities, le attività chiave per rendere effettivo il modello di business;
  • Key Partners, i partner chiave con i quali l’impresa intende allearsi al fine di creare valore per il cliente;
  • Cost Structure, la struttura dei costi per le risorse, le attività e i partner chiave.

Business plan

Il business plan è il documento che presenta il business model. Riassume caratteristiche e contenuti del progetto imprenditoriale. Può essere utilizzato sia per la pianificazione e gestione interna che per comunicare con finanziatori e partner.

Burn rate

Il burn rate è una metrica utile a capire in quanto tempo la tua startup spende le risorse che ha ottenuto tramite i finanziamenti. Più è alto e meno sarà il tempo che avrai a disposizione per rendere il tuo progetto sostenibile sul mercato. Esempio pratico: se hai 50.000 € e spendi 10.000 € al mese, la tua startup avrà stimati solo 5 mesi di vita a meno che tu non ottenga altri finanziamenti. Quindi vacci piano o datti una mossa.

Buy-back

Una situazione di buy-back si presenta quando la quota di partecipazione di un venture capital viene riacquistata dal gruppo imprenditoriale originario.

C

Capitale di debito

Il capitale di debito entra in gioco quando ottieni un finanziamento da un finanziatore esterno che non entra a far parte del business. Questo capitale ovviamente dovrai restituirlo entro una certa data, può prevedere degli interessi e non entra a far parte del patrimonio aziendale, insomma, è tipo un prestito.

Capitale di rischio

Il capitale di rischio è il capitale iniziale sottoscritto dai soci della tua azienda. Easy.

Cash flow

Il cash flow è la rappresentazione numerica della differenza tra l’ammontare dei flussi di cassa in entrata e i flussi di cassa in uscita calcolati in un determinato intervallo di tempo.

CITT

Un Centro per l’innovazione ed il trasferimento tecnologico è un luogo che mette a disposizione saperi, servizi e tecnologie alle imprese che vogliono innovare. Possono essere strutture pubbliche, private o miste.

Club deal

Un Club deal è un’associazione di investitori che si riuniscono per acquistare quote di una startup ad elevato potenziale, di solito, investono cifre molto importanti che da soli non sarebbero in grado di sostenere, in modo da ridurre anche il rischio.

Cluster venture

Quando ci sono più startup operative e indipendenti, con caratteristiche simili, che le rendono integrabili orizzontalmente o verticalmente, a qualcuno può venire in mente di acquistarne le quote del capitale di rischio per poi raggrupparle sotto il coordinamento di una holding. Ecco spiegato il cluster venture.

Corporate governance

L’equilibrio nella forza. Il galateo dell’impresa, ovvero l’insieme dei comportamenti che si decide di adottare per garantire la pace e la prosperità all’interno della startup e nei rapporti tra soci e management.

Coworking

Posti fantastici in cui spazi fisici e servizi vengono messi a disposizione di startup, professionisti autonomi, team creativi etc., offrendo un’alternativa al classico ufficio bigio.

In un coworking puoi affittare postazioni di lavoro, usufruire di spazi condivisi, sale riunioni, sale conferenze a prezzi vantaggiosi e con tanti benefit inclusi, per un periodo di tempo che può andare da ore, a giorni, a mesi, e se ti trovi bene anche ad anni.

Vuoi farti un’idea? Scopri il coworking spaziale di BiX.

Crowdfunding

Cos’è il crowfunding? Immagina che a investire nel tuo progetto potrebbe esserci una folla di gente. 

Il crowdfunding è un sistema di raccolta del capitale, che avviene su piattaforme online autorizzate, che generano entrate percependo una percentuale sui fondi raccolti, e che si avvale di investimenti da parte di un ampio numero di persone.

Ce ne sono di vari tipi: 

  • Equity based: ogni singolo investitore della tua folla entra in possesso di una quota societaria. Ci sono due modelli di equity based, quello cooperativo basato sulla raccolta di capitale per singoli progetti aperto e con investitori variabili e quello club che consiste nell’acquisire potenziali investitori che diventano membri di un club di investimento privato e solo loro potranno investire nei vari progetti;
  • Lending based: i fondi prestati vengono ripartiti dalla piattaforma su più progetti da realizzare;
  • Reward based: chi investe riceve una ricompensa o un premio in cambio del supporto finanziario;
  • Donation based: donazione gratis et amore dei, di solito viene impiegato a fini benefici, per il supporto di progetti culturali o di promozione sociale;
  • Holding Model: I finanziatori si uniscono in una holding strumentale con personalità giuridica, quindi sarà la holding a effettuare l’investimento e non i singoli finanziatori.

 

D

Disinvestimento

Quando una volta raggiunti gli obiettivi di creazione di valore all’interno della startup, un investitore cessa del tutto o in parte la sua partecipazione. Insomma, “Ben fatto ragazzi, me ne vado ciaooo.”

Disruptive innovation

Hai spaccato tutto fratè!

Hai presente fatti tipo che non andiamo più al cinema perché c’è Netflix, non compriamo più i cd perché c’è Spotify e non compriamo più le macchine fotografiche perché c’è lo smartphone?

Ecco, se la tua innovazione riesce a creare un nuovo mercato, un nuovo modello di business e magari anche un nuovo sistema di valori, sostituendo chi e quello che c’era già (di solito tramite una nuova tecnologia che spazza via quelle ormai obsolete, si definisce “distruptive”).

Il termine lo hanno inventato Clayton Christensen e Joseph Bower nell’articolo “Disruptive Techonologies: Catching the Wave”, nell’ormai lontano 1995.

Drag along

È una clausola, di quelle scritte in piccolo, probabilmente, secondo cui, se ti sei accordato con un investitore di maggioranza in modalità di disinvestimento, lui può avere il diritto di obbligare i soci di minoranza a vendere le loro quote allo stesso terzo cessionario, non è una cosa bella e puoi chiamarla anche Diritto di trascinamento, che non migliora le cose però almeno è italiano.

E

Elevator pitch

La parte in cui si gioca il tutto per tutto, quando una volta definito il tuo progetto di startup, lo presenterai a potenziali investitori e partner.

La durata è di circa 10 minuti ed è supportata, solitamente, da poche slide dette pitch deck ma, se vuoi, puoi anche essere più creativo.

Preparati bene, hai poco tempo per conquistarli tutti!

Che la forza sia con te.

Entrepreneur in residence (EIR)

È un imprenditore saggio ed esperto che una società di Venture Capital chiama per valutare le startup target di investimenti potenziali, spesso fa anche da mentor per le startup su cui si è già investito.

Equity

Il capitale vero e proprio della startup generato attraverso la sottoscrizione di quote o titoli azionari.

Chi investe prende una parte di equity variabile in base a vari fattori come ad esempio la valuation pre-money, ovvero il valore stimato della startup prima dell’investimento.

Equity gap

Il dislivello che può esserci tra domanda di equity da parte degli startupper e l’offerta degli investitori. In soldoni, quando gli investimenti in capitale di rischio sono scarsi nelle fasi iniziali della vita di una startup.

Exit

Fase della vita della startup che, in pratica, si identifica con quello che abbiamo già definito disinvestimento, ovvero la cessione, totale o parziale, della partecipazione di un investitore nella startup una volta raggiunti gli obiettivi di creazione di valore.

Può avvenire per operazione di acquisizione da parte di un terzo o tramite quotazione in Borsa.

F

Follow on investment

Quando uno stesso investitore decide di investire nuovamente nel capitale di rischio di una startup alla quale già partecipa.

Fondo di investimento mobiliare chiuso

Raccolta di capitali da parte di investitori istituzionali, tipo banche, fondazioni, assicurazioni, ma anche da privati, che investono nel capitale di rischio di imprese non quotate.

Friendly takeover

Quando il processo di acquisizione di una startup da una terza parte avviene con il benestare di tutte le parti coinvolte.

Fundraising

Quando una società di Venture Capital raccoglie capitali da investitori istituzionali e privati.

G

Greenmail

La greenmail è una strategia che viene di solito utilizzata se c’è un tentativo di hostile takeover da parte di una terza parte.

Nel momento in cui il management della startup ha ricevuto notizia dell’acquisto da parte di un’altra società di un pacchetto di azioni e dopo aver conosciuto le intenzioni “ostili” dell’acquirente, il management della srartup target lancia un’offerta su quel pacchetto di azioni, proponendosi di comprarlo ad un prezzo più alto di quello di mercato.

In questo modo, l’azienda acquirente potrebbe rinunciare alla scalata, in cambio di liquidità.

Questa tecnica va a scapito degli azionisti della società target, dato che il riacquisto avviene utilizzando fondi della società stessa, ma a vantaggio del management, che evita così il pericolo di un cambio ai vertici dopo l’acquisizione.

H

Halo effect

Quando un prodotto del tuo marchio piace e questo si riflette positivamente su tutti gli altri prodotti, puoi chiamarlo anche Effetto alone.

Hands off

Quando gli investitori hanno un approccio poco accollativo nelle attività della startup in cui ha deciso di investire.

Hands on

Quando gli investitori hanno un approccio molto accollativo nelle attività della startup in cui ha deciso di investire.

Hockey-stick curve

Gli startupper adorano i bastoni da hockey. 

No, non perché sono dei fan di Jason Voorhees, ma perché, quando lo vedi nel grafico del tasso di crescita della tua startup, le cose vanno bene. 

Te ne accorgi perché da che la curva era molto bassa, all’improvviso, così che manco te lo aspettavi più, impenna come tuo cugino sul Booster truccato. 

P.s. BiX si dissocia dalle azioni di tuo cugino che contravvengono alle norme del codice della strada.

Hostile takeover

Quando non ti va di vedere la tua startup ma una terza parte grande e potente la vuole a tutti i costi e manda le sue “truppe imperiali”.

Potrebbero cercare di convincere i tuoi partner a vendergli le loro quote pagandole a un prezzo maggiorato tramite un’offerta pubblica, cercando così di diventare soci di maggioranza, avrebbero così l’opportunità di sostituire il management o di fondere tua la startup “target” alla loro impresa.

Ci sono dei modi per scoraggiare queste azioni, ad esempio, poison pills, white knight e greenmail.

I

Investitore

Chi investe capitale e finanzia un’impresa in cambio di quote o titoli.

A investire nelle startup sono di solito business angel, fondi di venture capital, partner industriali o anche FFF. 

Investitore captive

Chi opera nel capitale di rischio posseduto in quota di maggioranza da un’istituzione finanziaria o industriale, definendo linee strategiche, operative e di gestione di capitali destinati alle attività di investimento.

Investitore indipendente

Chi opera in un capitale di rischio non riconducibile in alcun modo a un’istituzione finanziaria o industriale, questo gli permette di agire in  totale autonomia sia a livello strategico che gestionale.

Investment agreement

Contratto dell’operazione d’investimento e di acquisizione della partecipazione, contiene tutte le clausole che lo regolano, anche quelle scritte in piccolo.

Intellectual property

È l’insieme dei principi giuridici che regolano le questioni brevettuali, la tutela del brand (marchio, logo, ecc) e il copyright. È una cosa molto importante, chiedi a un esperto di BiX.

Initial public offering (IPO)

L’IPO è un’offerta al pubblico dei titoli di una società che intende quotarsi per la prima volta su un mercato regolamentato. Insomma, se le cose vanno bene ci quotiamo in Borsa.

Internal Rate of Return (IRR)

È uno dei più importanti indici con cui un Venture Capital misura le performance della startup. 

Rappresenta il tasso interno di rendimento, in altre parole si utilizza per misurare il rendimento percentuale medio annuo dell’investimento.

Essenzialmente l’IRR può essere visto come il ritorno che la startup può ottenere se si espande o investe nella propria crescita.

L

Large deal

Equity compreso tra i 150 milioni di euro e i 300 milioni di euro. E so sordi. Cash baby!

 

Lock-up

Accordo tra i soci a garanzia degli che tutti o in parte, non cedano le proprie partecipazioni prima di una predeterminata scadenza.

Insomma patti chiari…

Love capital

Capitale raccolto nella fase precedente la creazione stessa della startup, di solito è composto da donazioni di familiari, parenti, amici, insomma gente che ti vuole bene e che farebbe tutto per te.

I simpaticoni lo chiamano anche “family, friend and fool” (FFF) ma in realtà è tutto amore incondizionato.

M

Merge and acquisition (M&A)

Volgarmente, fusioni e acquisizioni.

Sono tutte quelle operazioni di trasferimento del controllo di una società tramite un passaggio di proprietà (acquisition) o una fusione (merge).

Di solito l’acquisizione è l’azione precedente alla fusione.

Management buy-out

Quando i dipendenti di un’azienda la amano tanto che decidono di acquistarla, di solito tramite finanziamenti esterni.

Mega deal

Equity superiore ai 300 milioni di euro. Magari…

Mentor

Sono professionisti, esperti, manager, imprenditori che dedicano del tempo a consigliare le startup sulle loro azioni strategiche e tattiche.

Di solito i mentor sono anche business angel o operano all’interno di incubatori e programmi di accelerazione.

I suggerimenti del mentor possono essere un utile supporto, specie nella fase di creazione e strutturazione del business plan. Insomma i tuoi maestri Jedi, li trovi anche da BiX.

Milestone

I momenti della verità!

Verifiche lungo il percorso della startup con risultati di solito legati al raggiungimento di determinati obiettivi.

Minimun Viable Product (MVP)

I momenti della verità!

Verifiche lungo il percorso della startup con risultati di solito legati al raggiungimento di determinati obiettivi.

N

NDA

Accordo attraverso il quale due o più parti si impegnano alla riservatezza sulle informazioni sensibili e confidenziali condivise.

Insomma, la busta gialla con su scritto “confidential” che vedi nei film.

O

Open innovation

Il concetto è di Henry Chesbrough e consiste nello sviluppare nuovo valore in un’azienda già affermata, ricorrendo a risorse esterne, che possono portare innovazione e avanzamento tecnologico.

È alla base delle collaborazione tra aziende di lunga data e startup. Insomma, quando serve un po’ di freschezza. 

P

Pivot

Forse funziona meglio un po’ più blu.

Cambio di strategia di una startup che avviene dopo che ha testato il suo modello originale e ha scoperto che modificandolo si ottengono migliori risultati. 

Poison pills

Una pillola avvelenata è una tecnica di difesa da un’offerta pubblica di acquisto ostile, hostile takeover, generalmente lanciata dal management di una startup per scoraggiare il possibile acquirente dal completare l’operazione. Solitamente, tale tecnica consiste nell’attuare meccanismi societari che incrementano il costo necessario per acquisirne il controllo.

Il metodo più ricorrente è il lancio di un aumento di capitale, tramite il quale viene offerto un quantitativo di azioni a prezzo di favore ai soci esistenti; tale operazione, aumentando il numero di azioni in circolazione, permette di diluire la partecipazione del potenziale acquirente.

Portfolio company

Siamo in scuderia! 

Impresa presente nel portafoglio di un investitore. 

Premature scaling

La morte nera.

Una delle cause principali di morte per le startup, consiste in eccessivo impegno economico per far crescere rapidamente il business, prima di aver trovato il giusto taglio del prodotto o del mercato.

Stiamo attenti, it’s dangerous!

Private equity

Attività di un investitore nel capitale di rischio riferito alle operazioni di investimento realizzate in fasi del ciclo di vita della startup successive a quella iniziale. 

R

Replacement capital

Ristrutturazione della compagine societaria di una startup, in cui l’investitore nel capitale di rischio si sostituisce, temporaneamente, a uno o più soci non più interessati a proseguire l’attività.

Perché poi se ne vanno, se siamo i più forti? Bho.

Round di investimento

Eccole qua, le varie fasi di raccolta del capitale:

  • Pre-Seed: apporto di capitali nella fase di sperimentazione: non esiste ancora un prodotto, l’azienda non è strutturata, viene finanziata solo un’idea o un’innovazione. Apporti finanziari molto contenuti e livelli di rischio molto elevati.
  • Seed: apporto di capitali nella fase di avvio dell’attività produttiva.

L’impresa c’è, ma non si conosce ancora la validità commerciale del prodotto o del servizio. Tale servizio ha un rischio molto simile a quello del pre-seed e ha bisogno che il finanziatore abbia buone competenze tecniche. In questa fase startup e management sono già esistenti. 

  • Round A: si parla di first (o early) stage financing quando l’avvio dell’attività produttiva è completato, ma la validità commerciale del prodotto o servizio è ancora da verificare e sostenere. La startup in questo caso cerca fondi per finanziare un business già esistente, ma che necessita di essere lanciato e crescere. Essendo già superate le fasi di ideazione, progettazione, sperimentazione, l’investitore può avere un profilo meno tecnico e più commerciale.
  • Round B: si tratta di una modalità di investimento particolarmente adatta alle esigenze di una startup di media dimensione, pronta a fare il salto per consolidare o migliorare la propria posizione all’interno del mercato. I finanziamenti sono attivati verso imprese che si trovano in una situazione stabile e consolidata, che hanno bisogno di capitali per realizzare operazioni di crescita, tipo acquisizioni di altre società, ingresso in nuovi mercati, realizzazione di cambiamenti interni.

S

Scale up

La scaleup è una società innovativa che ha già sviluppato il suo prodotto o servizio, ha definito il suo business model, opera sul mercato e presenta alcune caratteristiche di successo che le permettono di ambire a una crescita internazionale.

A livello finanziario, lo scopo della scaleup e della sua crescita è anche quello di ripagare i suoi investitori, attraverso una forma di exit.

Shareholder

Socio dell’azienda, letteralmente detentore di quote, le share. 

Shark repellent

Tattiche per fare in modo di scoraggiare operazioni di hostile takeover da parte di aziende che intendono acquisire la tua startup, tra loro, troviamo, poison pills, white knight e greenmail.

Social lending

Modello di micro credito che offre la possibilità di realizzare prestiti a supporto di progetti innovativi che vengono ricompensati attraverso il pagamento del capitale a un tasso di interesse agevolato. 

Stage

È la fase di sviluppo in cui si trova una startup. Non ci sono regole precise o indicatori fissi per stabilire in che fase una startup sia, perché le variabili sono veramente tante.

Le categorie si identificano in base al rispetto alla raccolta di investimenti, sono early-stage che comprende il seed; expansion che comprende first, second and mezzanine financing; later stage che viene definito anche bridge stage, se la startup va verso l’IPO. 

Stakeholders

Chiunque abbia un interesse , lo stake, nella startup o in quello che fa, direttamente o indirettamente. 

Startup

Lo sappiamo che lo sai ma repetita iuvant: è un’attività d’impresa nella sua fase di avvio. È generalmente basata su una componente tecnologica molto forte, a volte tutelabile attraverso brevetti. 

Per essere appetibile agli occhi dell’investitore, la startup deve essere scalabile e “fast growing”, cioè capace di crescere velocemente in diversi mercati, anche internazionali. 

Secondo Steve Blank: “La startup innovsativa è un’organizzazione temporanea, che ha lo scopo di cercare un business model scalabile e ripetibile”. 

Startup innovativa

Per l’ordinamento italiano un’azienda può essere iscritta alla sezione speciale della Camera di commercio dedicata alle startup innovative se:

  • ha un alto contenuto tecnologico;
  • spende in R&D, valori maggiori o uguali al 15% del valore maggiore, tra costo e valore totale della produzione;
  • ha due terzi dei dipendenti o collaboratori con una laurea magistrale oppure un terzo con dottorati, dottorandi o laureati con almeno tre anni di attività di ricerca certificata; 
  • uno o più brevetti o privative industriali.

Startup financing

Investimento finalizzato all’avvio di una startup, quando non si conosce ancora la validità commerciale del prodotto/servizio, ma esiste già almeno un prototipo. 

T

Tag along

Diritto degli investitori di partecipare alla vendita delle loro quote alle medesime condizioni dell’investitore di maggioranza nel caso di exit.

Target company

Impresa oggetto d’investimento o acquisizione.

Termsheet

Documento legale contenente i principali termini economici e contrattuali di una proposta di investimento, è la base di partenza per la redazione del contratto vero e proprio.

Non è vincolante, ma contiene le condizioni che devono realizzarsi per poter arrivare all’investimento. 

Track record

Insieme dei risultati ottenuti nel passato che consentono di valutare la professionalità di un operatore finanziario o del management.

V

Valuation

La prima impressione…

È il processo attraverso il quale viene individuato il valore di una startup  e determina quindi quanto capitale la startup può raccogliere cedendo equity (quote).

Nelle trattative tra startup e investitori è spesso oggetto di contrasto, soprattutto nelle fasi early stage. 

I round d’investimento successivi al primo sono tendenzialmente influenzati dalla valutazione del primo investimento. 

Valutazione
pre-money

Valore attribuito alle partecipazioni detenute dai fondatori, utilizzato per determinare il prezzo di sottoscrizione della partecipazione da parte del venture capitalist.

Esso è calcolato dividendo la valutazione pre-money per il numero di azioni della società esistenti immediatamente prima del compimento dell’investimento.

Valutazione
post-money

Valutazione della società immediatamente successiva al compimento dell’investimento.

La valutazione post-money di una società che riceve l’investimento del venture capitalist è pari alla somma della valutazione pre-money e dell’ammontare investito.

Venture capital

Il venture capital opera attraverso veicoli o fondi investendo risorse di terzi. Fornisce il capitale finanziario agli stadi iniziali, ad alto potenziale e ad alto rischio, alle imprese a forte crescita.

Il fondo di venture capital guadagna attraverso il possesso di partecipazioni in società nelle quali ha investito. Di solito investe nel “round A”, fornendo capitali per la crescita e acquisendo quote di minoranza. 

Value proposition

Cosa proponi di veramente unico sul mercato, cosa dà vero valore al tuo servizio o prodotto, quali sono i vantaggi che si possono ottenere dall’acquisto. 

Insomma, perché tu e non un altro.

W

White knight

Il cavaliere bianco ci salverà!

La tecnica del white knight viene usata come difesa per impedire la scalata di una startup target da parte di un tentativo di hostile takeover. 

Essa consiste nell’invitare una società amica ad acquistare un consistente pacchetto di azioni, in modo che esso non possa essere venduto, che così può vedere fallito il proprio tentativo di scalata.

Ma gli unicorni?

Animali fantastici e dove trovarli.

Gli startupper spesso sono definiti cavalli da corsa, ma lo sai che puoi diventare un unicorno?

Negli anni il mondo della startup si è riempito di animali fantastici e meravigliosi. Divertiamoci a scoprirne qualcuno. 

Unicorn

Nel 2013, Aileen Lee, fondatrice del fondo di venture capital Cowboy Ventures, decise di definire Unicorni le aziende valutate per più di 1 miliardo di dollari. 

E dato che gli unicorni piacciono a tutti, il termine entrò immediatamente a far parte nel gergo delle startup, e fin qui tutto bene, ma poi, ci hanno preso un po’ troppo la mano, creando un vero e proprio vocabolario zoomitico.

Vediamo gli altri termini che hanno preso vita partendo dall’unicorno.

Decacorn

Se un unicorno frutta “solo” 1 miliardo di dollari, un Decacorno ne vale almeno 10.

Ectocorn

Se un Decacorno frutta “solo” 10 miliardi di dollari, un Ectocorno ne vale almeno 100.

Minicorn

Se sostieni costi superiori al milione di euro hai buone potenzialità per un diventare unicorno, ma devi impegnarti un po’ di più.

Soonicorn

Bravo ci sei quasi, se sei un Soonicorn “soon to be unicorn”, ce l’hai quasi fatta a diventare unicorno.

Centauri

Dall’unicorno si passa al Centauro di Dave McClure, siamo sui 100 milioni di dollari, decisamente fattibile.

Pony

Se ci valutano almeno 10 milioni di dollari, siamo dei Pony, carini ma si può fare di più.

Draghi

Animali rari, i draghi sono quelli che fanno buona guardia ai tesori e hanno restituito tutti i finanziamenti ai propri investitori. 

Pegaso

Per i Pegaso i round di investimento sono per chi non sa volare.  Infatti possono vantare fatturati e tassi di crescita incredibili con un piccolo team e costi contenuti, pochi ma buonissimi, insomma.

Zebre

Più orientate a finalità sociali, le Zebre sono in grado di generare buoni profitti all’insegna della sostenibilità e impegnandosi a cambiare il mondo in maniera più conscious possibile. 

Vogliono lasciare il segno nel mondo reale, rimanendo con i piedi per terra.

Scarafaggi

Dal nome decisamente poco mitico, secondo Paul Graham, sono startup capaci di resistere ad ogni crisi ed essere praticamente indistruttibili, nonostante i loro limiti “estetici” e di reputazione.

Zombie

Resident Evil ma senza Alice.

Gli Zombie, secondo il professor Wong sono startup che non producono veramente fatturato e sopravvivono grazie a sovvenzioni e finanziamenti, sottraendo, spesso, risorse alle altre startup. Decisamente un modello a cui non ispirarsi.

Bene, ora che sai quasi tutto sulle bestie più o meno fantastiche che popolano il magico mondo della startup, puoi scegliere a quale ispirarti. 

Noi ti consigliamo di evitare zombie e scarafaggi, e di volare sulle ali di pegaso fino all’Unicorno.

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